Figuratevi la mia meraviglia la prima volta che sono entrato in questa chiesa romana. La facciata, un tardo barocco, che poi ho saputo opera di Carlo Fontana e eseguita tra il 1681 e il 1687, veramente non è che mi abbia proprio abbagliato. Ma come sono entrato sono rimasto di stucco. Mi sembrava di entrare al nostro Duomo ( la foto allegata vi rende meglio l'idea). Ma quello che mi ha fatto fermare il cuore per qualche secondo è stato quando ho alzato gli occhi al soffitto a cassettoni decorati: nel bel mezzo era in bella mostra uno splendido stemma dei Vitelli, che neanche a Città di Castello, nei vari palazzi della famiglia , c'è n'è uno così ben conservato. Ho dovuto informarmi e ho così scoperto che, fra i tanti titolari di quella chiesa c'era stato il Cardinale Decano Giulio Vitelli (+ 1603), quello che in seguito acquistò la famosa Villa Aldobrandini. Fu lui che ordinò la soffittatura della chiesa, già rinnovata, dopo un incendio della precedente del IV sec., ad opera del Sansovino ed in seguito di Antonio da Sangallo, il giovane. Ecco spiegato perchè un pezzo della nostra cittàsi trova in una delle più prestigiose chiese di Roma.
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