26 gennaio 2012

ARIECCO GARIBALDI !


Sono costretto a ritornare sul tema dello spostamento del monumento a Garibaldi dal giardino della Piazza omonima, onde salvaguardarlo dagli attacchi dei licheni che già lo stanno danneggiando, verso una nuova collocazione. Proprio in questi giorni si riparla della nuova sistemazione di Piazza Garibaldi, per dar esecuzione al progetto Burri. Anche se la realizzazione di tali opere non sarà , sicuramente, a breve termine,
verrà certamente scartata la mia proposta di posizionare il suddetto monumento nell'aiola spartitraffico, di fronte a Palazzo Vitelli, dove una volta era la Fontana della Pace. Infatti, in quel luogo, se ben ricordo, era previsto il "Sestante" di Burri. Ritornerebbe quindi in auge la mia prima idea in merito. Cioè spostare la statua marmorea di Giuseppe Garibaldi in Piazza Matteotti, nel luogo dove una volta troneggiava quella di Vittorio Emanuele, attualmente ai giardini del Cassero. Mentre
quest' ultima, essendo di bronzo, corre meno rischi, dopo il restauro, dagli attacchi dei licheni, trovandosi anch'essa in mezzo alla vegetazione, lo stesso non si può dire per il marmo dov'è scolpito l'Eroe dei due Mondi, già vistosamente attaccato in molti punti, faccia compresa. Spero che chi di dovere prenda presto qualche decisione in merito, prima che sia troppo tardi. Il Monumento in questione è un'ottima opere d'arte, amato e voluto dal popolo tifernate e certamente sarebbe valorizzato in mezzo alla piazza centrale della città, entrando benissimo in simbiosi con i palazzi circostanti
( senz'altro meglio della facciata della Cassa di Risparmio!) e migliorerebbe la piazza stessa, che, dopo l'eliminazione del salvagente, con l'ultima pavimentazione, è un immenso deserto grigio. Io riprovo a tirare un........ " cuturlo" nello stagno, sperando che i cerchi si allarghino......

8 gennaio 2012

IL PROFESSORE

Proprio riguardando il post precedente, dove appare in tutte le foto, mi è venuto in mente di ricreare un ritratto postumo del mio grande amico, l' indimenticabile " Professore", Benito Albi Bachini per l'anagrafe. Anche in questo caso mi sono avvalso della memoria e di qualche foto. Il risultato è sotto gli occhi: per quello che mi riguarda, ho raggiunto lo scopo prefissomi. E', naturalmente, un esercizio di grande nostalgia e la gran voglia di ricordarlo, visto che sembra che ci si sia un dimenticati di questo personaggio , che di solito viene mentovato solo per le sue famose battute pungenti e la sua vita, frettolosamente giudicata dai più, un po' troppo sopra le righe. Invece l'ho ritratto mentre dipinge. Glielo dovevo. A proposito, qualche tempo fa furono raccolte le firme perchè gli fosse dedicata una via. La risposta dei cittadini è stata eccezionale, ma a tutt'ogginon si è visto niente.........

3 gennaio 2012

UN TUFFO NEL PASSATO.......
































Questa mattina sono stato svegliato da Orlando Nardi, meglio conosciuto come Candeggio, il tornitore, grande collezionista di cose castellane e di fotografie d'epoca in particolare. Mi ha prestato alcune foto di alcuni veglioni degli anni passati, ai tempi del glorioso Comunale. Sono quasi tutte riferenti a varie edizioni del Veglione della Mattonata. Mi hanno riportato indietro di qualche anno! Sono riconoscibili tanti amici che, purtroppo, ci hanno lasciati. E' un elenco piuttosto corposo: Benito Albi Bachini ( il Professore), il Duca Luca, Alberto Barbanera, il Ciurchino, Giorgio "Pedana", il Chielino (Mario Chieli), Domenico Bertoldi ( Mencomatto!), Trueba (Ezio Capanni),il Cicamela ( Carlo Ceccarelli),Cemento (Giorgio Santinelli ), Enrico Ferri, Natale Bricca e tanti, troppi, altri............

2 gennaio 2012

LA GITA AL MARE





A parte i formato, che ho già usato altre volte, ma sempre per scenette dei vicoli, ho affrontato per la terza volta, il soggetto del mare. Ma, mentre nelle volte precedenti ho raccontato storie non nostre, come, ad esempio, nel dipinto L'ATTESA , dove ho illustrato la tragedia del mare con la famiglia del pescatore in ansia sulla spiaggia, di fronte ad un mare in tempesta, o nell'altro soggetto marino, con il panorama di ANTIBES, in Costa Azzurra, nellla pala odierna, invece, la scena che ho illustrato è quella delle famose gite domenicali al mare, che venivano organizzate qualche decennio fa. Quindi vi ho raffigurato un vecchio pulmann ( la Corriera ) della CAT, mentre più facilmente, il servizio veniva svolto dalla ditta MONTESI. Come tante altre volte, mi sono abbandonato ai ricordi di quel tempo che, pur essendo passato da diversi anni, mi è restato nella memoria insieme ai tanti ricordi della ormai lontana gioventù. E' un dipinto ad olio ( 83x18 ), il primo quadro finito nel 2012-