31 dicembre 2006

Mercatino in piazza Berta

La scenetta che ho illustrato in questo dipinto ha il sapore del passato e non poteva essere diversamente, dato che la torre, che troneggia in mezzo alla piazza principale di Sansepolcro, oramai non c'è più. Non c'è perché è stata fatta saltare in aria dai tedeschi in ritirata, durante l'ultimo conflitto. Ho dipinto questo quadro in omaggio agli amici biturgensi, che hanno ancora un gran ricordo e tanta nostalgia della torre di Berta.


Qui ho riprodotto l' llustrazione che avevo dipinto qualche anno fa per un calendario e che racconta il brutto episodio della distruzione della torre.L'originale è negli Stati Uniti, in casa dell'amico Fausto Braganti, biturgense d.o.c.

20 dicembre 2006

LA BATTITURA



Con questo quadro ritorno alle scenette didascaliche della nostra passata civiltà contadina che, pur sembrandoci lontana nel tempo, è invece vicinissima a noi, anche se già le vengono dedicate rievocazioni e sagre.Ho voluto raccontare la giornata più importante per la vita della famiglia contadina, il raccolto delle fatiche di un anno.

Si possono notare i "padroni" sul "legnetto", il fattore che conta i sacchi di grano che vengono trasportati a spalle verso il granaio, dopo essere stati pesati. C'è il frate cercatore e gli addetti alla pula e, al centro, il trattore Landini a testa calda che fa da forza motrice alla "trebbia" .

Il quadro è dipinto ad olio su tavola di cm.72,5x32. Finito il 18 dicembre 2006

Giochi in convento

Non è la prima volta che sfrutto il tema dei fraticelli che si lanciano dal campanile, usando il saio a mo' di paracadute, per planare soddisfatti e giocondi. Infatti l'ho realizzata almeno altre tre volte, ma nel quadro qui riprodotto e che ho terminato in questi giorni, ho apportato alcune varianti. Innanzi tutto è dipinto ad olio, su tavola, e anche le dimensioni sono maggiori(33x71). Questa volta ho aggiunto anche il telo, sorretto dai confratelli, all'uso dei pompieri, ed ho curato più il paesaggio ed i dettagli. Il tema può sembrare strano o fantasioso, ma non vuol far altro che trasmettere la gioia e la poesia di questi fraticelli che intendono " cum summo gaudio et in letizia servire lo Signore Dio Nostro"


13 dicembre 2006

BALESTRIERI

Un gruppo di balestrieri in allenamento non è uno spettacolo facile da incontrare normalmente, a meno che uno non si trovi dalle parti di Sansepolcro o, allargandosi un po', in quel di Gubbio. Ma qui ho voluto immortalare i più vicini, anche in vista di una prossima personale a Sansepolcro. Anche questo quadro è dipinto ad olio ed è di dimensioni ridotte ( 30x39 ).Sto tuttora lavorando ad un dipinto particolare, ma ne parleremo nel prossimo post........

9 dicembre 2006

Maternità

Quello qui riprodotto è il mio primo quadro dipinto ad olio dopo molto tempo. Ritornare a dipingere ad olio dopo anni di uso dell'acrilico è stato come ritrovare un amico. Senza nulla togliere ai più moderni colori acrilici che, anzi, grazie al calore dei toni e la facilita di essiccazione sono eccezionali, il ritornare ad usare la più antica tecnica dell'olio mi ha dato una grande soddisfazione, perchè i tempi più lenti di esecuzione sono di gran lunga superati dalla maggior pastosità del tessuto pittorico e dalla possibilità di ottenere sfumature e velature impossibili con qualunque altra tecnica. Il contenuto dell'opera è, naturalmente, scontato: il tema della maternità è una dei più sfruttati nell'iconografia mariana. Infatti anch'io alludo alla Mater Dei in questo mio piccolo dipinto ( 27,50 x 31,50 ) anche se, per mia scelta, non vi ho inserito aureole o altri riferimenti agiografici.
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30 novembre 2006

IL RESTAURO DEI MANOSCRITTI


Il quadro qui riprodotto l'ho ultimato oggi, ma è qualche mese che me lo trascinavo dietro, sempre col dubbio se terminarlo o abbandonarlo, vista la stranezza del soggetto, che esula in parte dalla mia normale produzione, e dal formato (46x83), notevolmente superiore al mio standard. Ma, ora che è finito, sono contento di averlo portato a termine, anche perchè in qualche modo mi pare che abbia qualcosa in comune col murale di San francesco. ma forse è solo questione di saio.

24 novembre 2006

DUE NUOVI QUADRI


Questi sono i frutti delle mie ultime fatiche. Sono due scenette di vita raccontate con i miei soliti mezzi. La prima mi è stata ispirata dai colori e dal
clima di questi giorni autunnali, mentre l'altro è un ricordo di vita vissuta e racconta un pranzo di nozze come usava fino a qualche tempo fa nelle nostre campagne, quando tutto si svolgeva fra il pranzo a casa della sposa e la cena nella casa dello sposo, che poi era la dimora della nuova famiglia. Per ospitare il numero elevato degli invitati, normalmente si apparecchiava la tavola nel capanno degli attrezzi, nel fienile o in altro vano abbastanza ampio, adatto allo scopo. Sono due opere di piccole dimensioni, realizzate su tavole, con colori acrilici.

17 novembre 2006

RIECCO SAN FRANCESCO


Dopo un mese di silenzio mi rifaccio vivo con l'ultimo parto del mio infinito ingegno: un'altro San Francesco. Questa volta non si tratta di un murale, ma di un quadro su tavola (39 x 42). Mi scuso per il lungo silenzio, ma come sapete, ho avuto la mostra collettiva di pittura e altri impegni. Anche oggi vado un po' di fretta. Vi saluto tutti e aspetto vostri commenti. Ciao!

17 ottobre 2006

MOSTRA DI ALBERTO RUSTICHELLI


Ecco un altro orfano della Mostra dell'umorismo legata a quella del Tartufo. Già, perchè Alberto Rustichelli non ha mai saltato un'edizione del concorso umoristico "Un Amore di Tartufo", riscuotendo grande successo con le sue sagaci vignette e con la sua personale simpatia. Venendo a mancare tutto questo, visto che il nostro è anche un valente pittore, ha pensato bene di non mancare all'appuntamento annuale con gli amici di Città di Castello e ha organizzato una bella esposizione delle sue ultime opere pittoriche. Nell'augurare a lui il successo che merita, vi invito avisitare la mostra di questo grande amico della nostra città.

16 ottobre 2006

collettiva di pittura

Eccovi la locandina della mostra collettiva di pittura che, come già detto nel post precedente, rimpiazzerà la Mostra dell'Umorismo " Un Amore di Tartufo" in occasione della Mostra Del Tartufo di Città di Castello. Hanno aderito all'iniziativa i pittori : Araf, Mario Argenti, Giulio Mariucci, Angiolo Pieroni, Sara Splendorini, Goffredo Tarducci, Alessandro Vinci e, naturalmente, io. Da come si evince dalla locandina sopra riprodotta, si tratterà di opere figurative, principalmente paesaggi e scorci della città e del territorio, elaborati in tecniche varie: olio, tempera, acrilico, acquerello, china ecc. Vi aspettiamo al "vernisage"che si terrà martedì 31 Ottobre alle ore 18, presso la sala espositiva al pian terreno del Palazzo del Podestà, in Corso Cavour.

7 ottobre 2006

E' L'ORA DEL TARTUFO!!!!!!!!!




Il quadro che vi presento oggi ( in basso ) l'ho appena terminato.l'ho dipinto appositamente per l'esposizione che gli organizzatori della Mostra del Tartufo mi hanno chiesto di collaborare ad allestire in sostituzione dell'ormai tradizionale Rassegna Umoristica " UN AMORE DI TARTUFO". Dopo tanti anni di indiscutibili successi la simpatica iniziativa chiude per tagli al budget di spesa. E' un vero peccato, perchè era una delle manifestazioni che davano vero lustro alla nostra città e a tutto il comprensorio: vi partecipavano da molti anni i migliori umoristi nazionali e, grazie alla preziosa collaborazione del dottor Perfetto e della Mostra dell'Umorismo di Bordighera, aveva ospitato interessantissime esposizioni monografiche di grande livello. Ma in momenti di sacrifici a qualcuno tocca dover tagliare e questa volta la scure si è abbattuta sulla satira e sul buonumore. Tornando alla mostra alla quale sono stato invitato a collaborare, dovrebbe ( ancora non c'è niente di definitivo ) ospitare le opere di alcuni pittori tifernati sul tema: "Vedute e momenti di vita della valle della Trifola". Vi comunicherò fra breve i partecipanti , le date e tutte le notizie in merito. A ricordo della mostra dell'umorismo vi pubblico alcune vecchie mie vignrtte degli anni scorsi (in alto, all'inizio del post).

30 settembre 2006

E' FINITO!!!



Dopo oltre un mese di lavorazione finalmente ho consegnato il murale,finito.
Vale sempre l'invito alla presentazione ufficiale che, come vi ho precedentemente comunicato, dovrebbe essere verso la metà del mese di ottobre. Vi comunicherò la data appena sarà confermata.Aspetto vostri commenti. Se non ve la sentite di intervenire nel Blog vi ricordo che il mio indirizzo e-mail è: baldino38@yahoo.it

25 settembre 2006

IN DIRITTURA D'ARRIVO !

Siamo veramente giunti in dirittura d'arrivo: " siamo agli sgoccioli !"- come dicono dalle nostre parti. Veramente mancano pochi ritocchi qua e là e l'opera si può considerare finita.Penso di poterla consegnare la settimana prossima. Molto probabilmente ci sarà una piccola festa d'inaugurazione. Vi terrò informati, ma la data approssimativa dovrebbe essere verso la metà di ottobre. Naturalmente...siete tutti invitati!

16 settembre 2006

ED IL LAVORO PROCEDE...........



Come promesso nel blog precedente, vi propongo le immagine del murale alla fine della terza settimana di lavoro...........(continua)

8 settembre 2006

Stato di avanzamento del Murale

SAN FRANCESCO E IL MIRACOLO DELLE FORMICHE
Eccovi, dopo due settimane di fatica, lo stato di avanzamento della mia opera su muro, che sto realizzando, come vi ho relazionato nel post precedente, in località "Paradiso" in quello di Citerna. Anche se può sembrare che sia già in avanzato stato di realizzazione, occorreranno ancora molte settimane di lavoro per raggiungere il compimento dell'opera, che misura 160 cm di base e 190 di altezza. Come avrete notato, quando mi riferisco a questo dipinto, parlo di "murale", e mai di "affresco", in quanto non trattasi di tale tecnica, anche perchè, al momento, non saprei veramente dove trovare un vecchio muratore in grado di preparare il muro con l'impasto " a fresco " e, in più, la difficoltà di reperire ossidi e colori vari adatti al caso. Ho quindi optato, dopo una adeguata preparazione del muro, di eseguire il dipinto con colori acrilici che, con un buon
trattamento finale,saranno in grado di garantire la tenuta delle tinte nel futuro, reggendo benissimo agli attacchi del tempo e delle eventuali aggressioni atmosferiche. trovandosi l'elaborato all'aperto, seppure sotto una vasta tettoia.
Mi riprometto di aggiornarvi via via che il lavoro andrà avanti.

27 agosto 2006

l'aratro nuovo


Come, oramai, consutudine, vengo a mostrarvi in anteprima l'ultima mia fatica.... "artistica". Come spesso, nelle mie opere,anche qui si svolge una scenetta. In primo piano si vede un bifolco ed il garzone, controllati dal padrone,che provano il nuovo aratro (facilmente della Nardi), trainato da un paio di buoi.Lungo l'adiacente strada vicinale transitano di probabili vicini, forse diretti in città per il mercato, che , interessati all'evento, salutano. Sullo sfondo il panorama di Città di Castello, con le sue torri e campanili,circondato dalle sue dolci colline.

25 agosto 2006

il bozzetto per il murale


Come vi avevo accennato nel post precedente, dovrei realizzare un murale, in un cascinale ristrutturato, in località Paradiso, in quel di Citerna: dovrei raffigurarvi un miracolo che San Francesco fece in quella zona. Vi riporto il documento in mio possesso:- " Giunse a Citerna, ove volendo predicare in un certo luogo ad un gran numero di gente adunata per sentirlo, né essendovi luogo da stare in alto, s'accostò ad un quercia, la quale da sommo ad imo era tutta carica di formiche, a cui egli comandò che subito si dovessero partire; le quali tosto se ne andarono. Onde acciocchè liberamente potessero girsene, comandò al popolo che desse luogo alle sorelle formiche, e fu meravigliosa cosa vedere che tutta quella quantità di formiche, che era quasi infinita, pigliava la strada verso dove aveva accennato il Santo al popolo che facesse luogo, e se ne andarono in maniera che non vi ritornarono mai più. La qualcosa fu cagione che ei facesse in quella predica un frutto grandissimo. "-
Quello riprodotto è il primo bozzetto ( ad inchiostro seppia ) per l'elaborazione dell'opera, che ho sottoposto alla committenza per l'approvazione con la speranza di iniziare presto a dipingere.

7 agosto 2006

SAN FRANCESCO

San Francesco è sempre stato uno dei miei soggetti preferiti e non credo di essere il solo, specialmente fra i figurativi umbri. Questa qui riprodotta (mi scuso per la foto, ha dei riflessi, ma è l'unica in mio possesso) è la mia ultima versione del Santo: è stata realizzata su una tavola stagionata con colori acrilici e oro, nel 2004. Misura circa 30 cm. x m.1,40. Oggi fa parte della collezione privata di M.me Bernadette Chesta, di Antibes, in Francia. Mi è stato proposto un affresco con San Francesco come soggetto per una villa di Citerna. Non vedo l'ora di metterci le mani.

5 agosto 2006

la mia galleria

Giorno di mercato
acrilico su tavola
34x49,5 - 2006

Ho finito di dipingerlo questa mattina e, come ormai da qualche tempo, la prima cosa che ho fatto è stata quello di condividerlo subito con voi. Si tratta, come potete vedere, della ricostruzione ideale di una situazione di costume tradizionale della vita quotidiana, immersa nella realtà cittadina con sullo sfondo i monumenti che da sempre le fanno da scenario. Gradirei qualche vostro commento. Grazie!

P.S.- Se non volete passare per i commenti, potete sempre contattarmi al mio indirizzo e-mail: baldino38@yahoo.it


4 agosto 2006

calendario 2006

Queste sono alcune delle mie illustrazioni per il Calendario 2006: "GLI ANNI '60 NELL'ALTA VALLE DEL TEVERE", realizzato a cura degli studenti della Scuola Media Statale "Dante Alighieri", dell'I.T.I.S "Leopoldo e Alice Franchetti" di Città di Castello, dell'I.S.A. " G. Giovagnoli" e Liceo d'Arte "Michelangelo" di Sansepolcro e Anghiari. E' il quarto calendario al quale collaboro con le sunnominate scuole e mi ha sempre dato tanta soddisfazione illustrare, di volta in volta, le vicende e le varie situazioni concernenti le ricerche e le elaborazioni dei ragazzi sulla vita, gli usi e le tradizioni della nostra vallata. Ma, proprio stamattina, ho saputo che il nostro ultimo lavoro è stato il terzo classificato ad un concorso nazionale emanato dalla Fondazione San Paolo di Torino e questo, naturalmente, mi ha riempito di gioia e, perchè no, di un pizzico di sano orgoglio.





4 luglio 2006

la mia galleria

Il Viatico
acrilico su tavola
30x70 -2006
Come molti altri miei quadri, anche questo illustra un evento del passato, una scenetta del quotidiano vivere che non ci appartiene più, ricordi di un mondo di cui siamo stati testimoni, ma che oramai fa parte del bagaglio della memoria.Difficilmente incontrerete una mini processione che accompagna il Santissimo, destinato ad un moribondo.Oggi è tutto più anonimo e privato. Come sfondo ho scelto uno degli scorci più caratteristici di Città di Castello.

29 giugno 2006

.......e gridarono VIVA MARIA !


Questa mia seconda pubblicazione a fumetti risale al 2003, sempre per le Edizioni Petruzzi. Al contrario del precedente, che trattava della storia completa di Città di Castello, questo è nato per raccontare uno, o forse il più tragico episodio della vita della mia città, accaduto a cavallo della fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX, in occasione dell'ingresso delle truppe della Repubblica Cisalpina, della prima Repubblica Romana, dell'occupazione dell'esercito della Rivoluzione Francese e delle rivolte contadine che l'accompagnarono, con tutte le tragedie e le carneficine che ne seguirono. E' un episodio della storia cittadina che pochissimi conoscono, in quanto è stato certamente l'orrore ed il raccapriccio per quei giorni cruenti a rimuovere dalla memoria collettiva castellana il ricordo di quegli avvenimenti. A questo episodio è legata anche la dipartita da Città di Castello del capolavoro di Raffaello, lo Sposalizio della Vergine, eseguito dal giovane urbinate per la cappella della famiglia Albizzini nella chiesa di San Francesco. Al cotrario del primo libro, dove i fumetti sono stati realizzati in bianco e nero, questo è tutto a colori. Vi sono allegati vari documenti dell'epoca e una serie di disegni con la ricostruzione storica delle divise e delle fogge del periodo. Anche questa edizione è in vendita in tutte le librerie della zona al costo do € 20,00.
Se ne può fare richiesta anche on line, con l'aggiunta di € 5,00 per le spese postali all' indirizzo :

26 giugno 2006

la mia galleria


La pastorella e il cacciatore
acrilico su tavola - 52x52 - 2006
E' il quadro che ho terminato in questi giorni : come si può vedere , rappresenta una scenetta bucolico- pastorale, con il classico fauno della mitologia trasformato in famelico giovane cacciatore.

24 giugno 2006

La Storia di Città di Castello......a fumetti!

Quando , dodici anni fa, questo mio lavoro ha visto la luce, grazie alla eccezionale bravura dell'editore Corrado Petruzzi, ha riscosso un successo veramente insperato, tanto da doversi provvedere ad una ristampa dopo pochi mesi.
La buona riuscita, in particolare, la si deve alla formula adottata, cioè quella del fumetto che, abbracciando una vasta fascia di pubblico giovane, oltre all'interesse che le storie locali sempre provocano, ne ha decretato il pieno successo. A tutt'oggi il libro continua ad avere una sua vita nelle librerie locali, grazie anche all' impegno di molti insegnanti di voler divulgare la storia locale e trovando in questa pubblicazione un particolare sussidio. Fra l'altro ne risulta un'ottimo compendio della storia completa della città che praticamente non c'è. Ne so qualcosa avendo dovuto attingere ad una infinità di fonti per poter realizzare l'opera.
E' disponibile presso tutte le librerie della zona al prezzo di € 15,00- Può essere acquistato anche on line, con l'aggiunta di €.5,00 per le spese di spedizione, facendone richiesta a:
baldino38@yahoo.it
Posted by Picasa

22 giugno 2006

A proposito di Duca Luca



Posted by Picasa ( nelle foto, in alto, Zelindo ed in basso Duca Luca)
Sono passati oramai diversi mesi dalla scomparsa del Duca Luca, ma il ricordo di chi l'ha conosciuto ed ha avuto la grande fortuna di essergli amico, non sbiadisce con il passare del tempo. A questo proposito mi è ricapitato fra le mani un articolo che avevo scritto in occasione della sua dipartita e, avendolo trovato tuttora attuale , lo trascrivo per tutti coloro che non lo avessero letto a suo tempo.
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ADDIO AL DUCA LUCA
Sono appena arrivato in piazza di sotto, quando mi vedo venire incontro Strapazzino, con il suo passo strascicato che, con gli occhi lucidi, mi dice :
- Giusto ma te, volèo. M'han dìtto ch'è morto el Duca !
- Guarda che te sbajii, so che, purtroppo, è morto el Zele, Cavalètta. Me l'han ditto ièrsera! Era tanto che 'nn'era piò lu': stèa mèl parecchio !
-Tò anfòrmete mejio, si tò vu', ma alora vòl di' ch'èn morti tòtti do'!
Purtroppo è vero ! Se ne sono andati tutti e due, insieme, come sempre, per tutta la vita! Avevano condiviso avventure, scherzi, mattate, come la distesa del Tevere su un vecchio catamarano, arrangiato alla bell'e meglio dal solito Zele, il re del marchingegno, giù giù, fino a Roma, scortati da un gruppo di canoisti internazionali, sbigottiti e poi rapiti da quella coppia inimitabile! Ed è stato proprio Luca il primo Presidente e animatore del Canoa Club tifernate.
Duca Luca non c'è più; sembra impossibile ! Sembra impossibile che certi personaggi debbano lasciarci, perchè li abbiamo sempre considerati qualcosa che faceva parte integrale della nostra vita, qualcosa che sarebbe rimasta con noi , sempre ! Ma, purtroppo non è così, è ineluttabile e naturale e bisogna pur farsene una ragione. Personalmente ho conosciuto il Duca, come tutti lo chiamavamo, quando ero ancora un fanciullo di poco più di cinque anni, a Seripole, dove io ero sfollato con la mia famiglia durante il passaggio del fronte, nel '43/'44. Pasquale Duca aveva dei terreni in quella zona ed era anche lui sfollato lassù con sua moglie Linda e i figli: Luca, Demo ed i gemelli Dario ed Eliseo. Io li incontravo tutti alla Messa, la domenica, nella piccola chiesetta, dove i Duca avevano la panca di famiglia riservata, con il nome, come usava allora. Luca era rientrato da poco dal fronte, dopo l'8 settembre (era sergente maggiore !)e, come tanti altri, attendeva gli eventi. Ma un giorno, me lo ricordo come fosse accaduto ieri, Adelmo, il capoccia della famiglia dove ero sfollato, tornando dai campi trafelato, disse ai grandi:
- C'è stèto 'nn gran rastrellamento, le màchie èn piene de tedeschi e bilincièni! Giò, a Selva Gròsa hanno aùto mal fijiol de Pasquèle de Duca, ma Luca. L'han portèto via 'nnscièmi ma Pietrìn de Casabianca, ch'han freghèto dopp'al ranco de Trancùlo.-
Fu così che il nostro Duca, per non andare deportato in Germania, fu inquadrato nell' Arbeiten Divisionen, cioè dovette collaborare, disarmato, con l'esercito tedesco, trovandosi, ben presto, nell'inferno di Montecassino. Quando, molti anni dopo, raccontava ciò che aveva visto in quell'occasione, ancora si commuoveva e il suo occhio destro, come gli succedeva spesso, s'inumidiva e lui, con mossa rapida, se l'asciugava col dorso della mano. Naturalmente io lo rincontrai dopo molti anni, quando i quindici anni di differenza d'età non contavano più e da allora nacque tra noi una grande amicizia, alimentata da tantissimi interessi comuni e da una condivisa visione della vita.
Duca Luca è conosciuto da tutti, in città, anche per il suo grande estro artistico. Ma la maggioranza lo ricorda, innanzi tutto, per gli scherzi feroci, le battute salaci ele sue debordanti affabulazioni, i suoi lunghi racconti, infiorati da aneddoti fantasiosi, ma che tutti ascoltavano rapiti, a bocca aperta.In quello che raccontava, però, non era tutta fantasia perchè, in verità, ne aveva combinate di tutti i colori. Ne sanno qualcosa gli anziani del Monte Santa Maria; ancora raccontano di quando, nel dopoguerra, fu vicefattore nelle tenute del Principe e di quello che combinò, specialmente al povero Don Vitòrio. Ma tutti sanno, anche, quanto sia stato vicino a quel sacerdote nella sua vecchiaia. Perchè Luca era una persona veramente buona, di fede. Quando qualcuno lo rimproverava se gli scappèa 'mm mòccolo, lui rispondeva:_ Lu' èl sa ch'el bastimmio perchè 'l credo !-
Poi vengono in mente tutte le cose fatte insieme: le prime sfilate in costume per la Festa della nostra Mattonata, negli anni '60, l'ormai famosa Calèta dei Mongoli, che spiazzò tutti in un indimenticabile corso mascherato. Le mostre estemporanee di pittura, a Spello, Foligno, Santa Maria degli Angeli, Assisi, Castiglion Fibocchi, Norcia ecc., quando si partiva tutti insieme, con Albi Bachini, Gabrielli, Perugini, Araf, Caruso, Lello Bruscoli e tanti altri e dove, immancabile, arrivava la sceneggiata del Duca Luca, che attirava, naturalmente, l'attenzione degli altri pittori e degli astanti che, non conoscendolo, rimanevano incantati.
Ma raccontare gli aneddoti, le battutee e gli scherzi del Duca riempirebbe qualche volume e non è questa la sede adatta. Ma lo voglio però ricordare come un grande artista, perchè lui vedeva le sue sculture gia nei tronchi contorti che lavorava: - Vedi, téstaè 'nna dòna serpente, 'nn la vedi? Basta tiràlla fòri!- E dopo molto lavoro di scalpello, infatti, la donna serpente veniva fuori. Unico lavoro che abbiamo fatto insieme è il pannello in ceramica che ora campeggia alla Piazzola delle Oche. Rappresenta San Florido che ricostruisce Tiferno, che compendia il pensiero del Duca: la Fede e la sua Città. Già, perchè lui ha sempre avuto un rapporto particolare con Castello e San Florido, di cui era particolarmente devoto, tanto da avere una peculiare confidenza con i successori del Santo, da Mons. Pafani all'attuale Vescovo Mons. Ronchi che, non per caso, era presente alle sue esequie, privatamente, confuso tra i numerosi concittadini che affollavano la Cattedrale, accorsi per dare l'ultimo saluto ad un uomo indimenticabile.
Addio Duca Luca, contadino scelto e scultore. Con te se ne andata una parte di noi e di Città di Castello.

20 giugno 2006

la mia galleria

LA BRISCOLA
( acrilico su tavola - 50x70 - 2006 - )
Questo mio quadro, dal sapore tradizional-popolare, è stato esposto solo due volte : alla Mostra legata all'operazione Cantine Aperte presso l'Azienda Donini e al Geometric Party della Parrucchieria Duostylist , ed è stato acquistato dallo stesso titolare Piero Montanucci ed è tuttora esposto nelle sale dello Studio.

17 giugno 2006

la mia galleria


il concertino -acrilico su tavola- 40x50 - 2006

E', al momento, l'ultimo mio quadro. Con il contrasto della dolce serenità dello sfondo e della innocenza maliziosa del piccolo clarinettesta, ho voluto mettere in risalto la morbosa simbiosi della violoncellista col suo strumento, rapita, quasi, in un estasi sensuale e, vorrei dire, erotica.
L'idea mi è venuta assistendo ad un concerto di musica da camera, dove
la strumentista al violoncello abbracciava così il suo strumento, con le gambe, naturalmente, divaricate, e con quell'aria un po' sognante che molto spesso certi artisti assumono. E' stata una folgorazione. Il giorno dopo il quadro era già impiantato e, dopo qualche giorno di lavoro, ecco il risultato. A voi giudicare se sono riuscito nel mio intento. Ciao a presto.

10 giugno 2006

la mia galleria

L'XI SETTEMBRE DI SANTINO
acrilico su tavola- 40x50- (2006)

Di Santino, a Città di Castello, tutti sanno tutto, o quasi. Per quei pochi che non l'hanno conosciuto o, cosa ancora più rara, non ne hanno mai sentito parlare, cercherò di spiegare questo mio quadro.

Santino Bernardini, meglio conosciuto come Santino del Tiferno, per le sue mansioni di cameriere tuttofare dell'omonimo Hotel, era un personaggio a dir poco, straordinario. Infiniti sono gli aneddoti che si raccontono su di lui, quasi tutti veri. Ma io qui l'ho voluto cogliere in un suo momento strettamente personale e sentimentale. E' raffigurato con la sua divisa di Maresciallo Garibaldino, grado conferitogli dall'avvocato Carlo Zaganelli per meriti guadagnati durante la Resistenza, alla quale il nostro aveva aderito, nel giorno a lui più sacro: l' XI settembre, anniversario della liberazione di Città di Castello dalla dominazione dello Stato della Chiesa da parte del Generale Fanti. In quell'occasione Santino accendeva sempre un cero al monumento che ricorda l'avvenimento, che si trova proprio davanti al "suo" Hotel Tiferno e, quando le finanze lo permettevano, veniva posta anche una corona. Qualche anno la cerimonia veniva ripetuta anche l' XI febbraio, anniversario, questo, dei Patti Lateranensi ma, naturalmente, con uno spirito un po' diverso, di garbata contestazione.

4 giugno 2006

Collezione Gritti


















  1. la disgrazia- acrilico su tavola - 28x39.5 - 2004
  2. al tevere - acrilico su tavola - 50x34 - 2004
  3. la raccolta dei rametti d'ulivo - acrilico su tavola - 53x58 - 2004
  4. il I° Maggio - acrilico su tavola - 70x42- 2005
  5. veglia di paese - acrilico su tavola - 50x34 - 2004

Queste cinque mie opere fanno parte della collezione della Signora Ursula Gritti Shindler, acquistate in blocco alla mia mostra personale tenuta presso la Sala Espositiva del Palazzo del Podestà di Città di Castello, dal 19 Marzo al 3 Aprille 2005. Sono visibili presso la sede dell'azienda I GIASOLI DI SANT'ANDREA di Molino Vitelli (Umbertide) di proprietà della famiglia Gritti, della quale la Signora Ursula è Presidente.