In occasione del vernissage della mia mostra personale di pittura, svoltasi ultimamente presso la Sala Espositiva del Palazzo del Podestà e conclusasi in questi giorni, ho avuto il piacere di rivedere, dopo un certo tempo, l'amico di sempre Bruno Mangoni, noto imprenditore anghiarese e, per quello che concerne i nostri rapporti, un eccellente pianista. Oltre alla foto, che qui riproduco, ha voluto omaggiarmi del CD del bellissimo concerto da lui tenuto il 7 Luglio scorso nella Chiesa di Sant'Agostino di Anghiari e che ha avuto tanto successo sia di pubblico che di critica.
Ho ascoltato il CD con tutta calma e sono rimasto veramente colpito dalla bravura, dal virtuosismo raggiunti in quell'occasione dall'eclettico "Brunino". Passando da generi diversi ( pop, etnica, jazz, classica e melodica ) è riuscito a creare delle suggestioni irripetibili passando da " Smoke gets in your eyes (Fumo negli occhi) di Kern con brani di Chopin, che poi ritroviamo in una Polacca contaminata da " Tea for two" e così via. Troviamo, per esempio, "Odio l'estate" di Bruno Martino che, come in un cocktail ben riuscito , sgorga nella " Toccata e fuga in re minore" di J.S.Bach. Ma non sono io chi possa descrivere un tale eccezionale evento, non avendo la preparazione musicale da competente, ma un orecchio per la buona musica sì e vi garantisco che ho provato stupende emozioni. Devo assolutamente ringraziare pubblicamente Bruno Mangoni per il graditissimo pensiero e mi auguro di poter avere l'occasione di sentirlo dal vivo quanto prima e, perchè no?, a Città di Castello, magari in un concerto organizzato dagli Amici del Festival(?).
-Nella foto, scattata al Veglione della Mattonata del 1972, siamo riconoscibili, da sinistra : io, Franco Guerrini ( il Pcorino ), Beppino Volpi, Bruno Mangoni e Sergio Pelosi.
Ho ascoltato il CD con tutta calma e sono rimasto veramente colpito dalla bravura, dal virtuosismo raggiunti in quell'occasione dall'eclettico "Brunino". Passando da generi diversi ( pop, etnica, jazz, classica e melodica ) è riuscito a creare delle suggestioni irripetibili passando da " Smoke gets in your eyes (Fumo negli occhi) di Kern con brani di Chopin, che poi ritroviamo in una Polacca contaminata da " Tea for two" e così via. Troviamo, per esempio, "Odio l'estate" di Bruno Martino che, come in un cocktail ben riuscito , sgorga nella " Toccata e fuga in re minore" di J.S.Bach. Ma non sono io chi possa descrivere un tale eccezionale evento, non avendo la preparazione musicale da competente, ma un orecchio per la buona musica sì e vi garantisco che ho provato stupende emozioni. Devo assolutamente ringraziare pubblicamente Bruno Mangoni per il graditissimo pensiero e mi auguro di poter avere l'occasione di sentirlo dal vivo quanto prima e, perchè no?, a Città di Castello, magari in un concerto organizzato dagli Amici del Festival(?).
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