23 dicembre 2011

IL MIO AMICO PEROGATT

















Nei giorni scorsi è venuto a mancare, all'età di 82 anni, Carlo Peroni, in arte Perogatt. E' stato uno dei più prolifici autore di fumetti e di cartoons. Ha collaborato con tantissime testate, come il vecchio Vittorioso, Capitan Walter, o il Giornalino, fino a poco tempo fa. Ha creato un numero infinito di personaggi, fra i quali, per notorietà, primeggia il pulcino Calimero, indimenticato personaggio dei Caroselli della nostra gioventù. Ci eravamo conosciuti nel lontano 1952, a Montepetrano, ad un campo scuola della G.I.A.C..Lui curava il giornalino del campo e mi scelse fra i suoi collaboratori. Fu l'inizio della mia passione per il disegno umoristico e per il fumetto. Già disegnavo per mio svago, ma da lui imparai ad usare la china , pennelli e penne. Siamo rimasti amici per molto tempo, ci siamo poi persi per un lungo periodo: Lui al nord, verso Como e , per lavoro, a Milano, io qui a Castello preso dal tram tram quotidiano del lavoro e riducendomi a disegnare e dipingere nel poco tempo libero. Raggiunta la pensione , mi sono finalmente dedicato con impegno a quello che era stato sempre poco più di un hobby, pur avendo nel frattempo fatta qualche mostra e diverse collaborazioni a giornali e riviste e all'illustrazione di qualche libro. Poi, un giorno, navigando in internet, mi imbatto sul blog di Perogatt , anzi, in due blog. Mi metto in contatto e così, dopo tanti anni ci siamo ritrovati, scambiandoci email e rivedendoci tramite webcam, su Skype. Questo fino a qualche tempo fa, quando lui ha iniziato a farsi sempre meno vivo, con intervalli ospedalieri, fino al messaggio della famiglia che, su Facebook, avvisava gli amici della sua partenza verso quelle nuvolette che tante volte aveva disegnato. Ciao, Maestro!

21 dicembre 2011

L'ORA DI CENA

L'ORA DI CENA è il titolo che ho dato a questo quadro, che ho appena finito. La scena è quella di un interno rustico, di sera, con la famigliola che si sta radunando per il pasto serale. Qui ho voluto giocare un po' con le luci e le ombre, soffermandomi anche sui piccoli particolari, come gli oggetti sulla tavola, compreso il raviggiolo disteso sulla sua coltre di felci. Penso di essere riuscito a ricreare l'atmosfera che mi ero ripromesso. E' un dipinto ad olio, su tavola di abete stagionata di 41,5 cm di base e alto 38 cm. Anche questo va ad aggiungersi agli altri quadri che sto preparando per la mia prossima mostra personale che avrà luogo qui a Città di Castello, presso la Sala Espositiva del Palazzo del Podestà, in corso Cavour, dal 3 al 15 Febbraio prossimo, col il patrocinio del Comune. Per gli inviti è ancora presto, ve li invierò al momento opportuno......

1 dicembre 2011

Via della Madonna

Anche questo quadro fa parte della serie" castellana" . Infatti vi ho ricreato la vita giornaliera di Via Della Madonna, nel quartiere Mattonata. Questa è una via dove la tradizione del rione è al centro di tutte le varie manifestazioni. Infatti anche la ormai centenaria e tradizionale Festa della Mattonata, originariamente, è iniziata da qui, da quell'edicola della Madonna, proprio per rendere omaggio all' effige della Vergine . I più vecchi ricordano senz'altro , nel secolo scorso, Pronto e Canelìno che andavano in giro per la questua "Pe la Madunnina de la Matonèta....".
Tutte le varie genti che hanno trascorso qualche tempo in questo rione, che è sempre stato una specie di purgatorio della città, dove si veniva ad abitarvi appena approdati per poi proseguire per altri lidi più allettanti....., hanno sempre avuto una particolare venerazione per questa Sacra Immagine. Tant'è che ancora, in certe particolari occasioni, come il mese di maggio o per la festa di ottobre, sono molti che tornano all'edicola per le loro devozioni. L'attuale effige è un ottimo affresco del pittore tifernate Marco Tullio Bendini, rimasto, purtroppo, sacrificato per circa mezzo secolo sotto uno strato di mattomnelline che facevano da sfondo ad un simulacro della Vergine Maria in ceramica. Grazie all'intervento della Società Rionale, sotto la presidenza di Mario Franchi, l'opera ha rivisto la luce e un adeguato restauro. Ma la tradizione ci racconta che in quel punto c'è sempre stata una immagine della Madonna, fin dai tempi più antichi e che intorno ad Essa che si sono sempre svolti i giochi tradizionali della Festa Rionale della Mattonata ( Palio dell'oca, albero della cuccagna, le pentolacce ecc..) fino a qualche anno fa, quando visto l'aumento del pubblico, molte attività si sono spostate in Corso Vittorio Emanuele.
Tornando al quadro, come si può vedere, sono tornato indietro di qualche anno, anche perchè avrei dovuto inserire fra i personaggi dipinti, qualche araba velata o qualche badante slava o dominicana. E' un olio su tavola di 48 cm di base x 43 cm d'altezza.

2 novembre 2011

DUE QUADRI " CASTELèNI"




Questi due quadretti hanno in comune la " castellanità ", in quando entrambi sono immersi nel contesto cittadino tifernate, anche se le situazioni sono completamente diverse. Nel primo caso, "L'ORA DELLA PASSEGGIATA" ,è un ritrattino familiare in un interno, con la visuale sulle torri e campanili del nostro centro storico. E' un olio su tavola di 26 cm x 33, come, d' altra parte, l'altro pezzo, che misura invece 33 cm x 35. In questo caso lo sfondo cittadino è la vecchia porta Santa Maria ( ritratta prima dello scempio del rifacimento post bellico! ) fuori della quale si svolge la scenetta raccontata. Fuori Porta Santa Maria era, fino a pochi anni fa, il luogo di appuntamento, nei giorni di mercato, degli abitanti della zona dell'Antirata e della Strada dei Montagnini in generale. Da qui ripartivano i barocci di Ripetta e Renzo del Casale, che fungevano da consegnatari degli acquisti dei vari vicini e da qui ripartiva l famosa corriera del Sasso, dopo la sosta presso l'osteria di "Ciaccino". L'ho intitolato:" IL PASSAGGIO", in quanto il prete sta scegliendo a quale delle due parrocchiane concederà di salire sul calesse, per tornare a casa. Tutti e due i quadri fanno, in un certo senso, parte della mia memoria. Spero di non dispiacere a nessuno per queste mie incursioni nell'autobiografico....

15 ottobre 2011

LE PREDE DEL CACCIATORE


Questa volta ho voluto immortalare un vecchio cacciatore, che mostra, fiero, la sua preda: un leprotto e due starne. Ho, naturalmente, ambientato la scena all'interno di un cascinale di campagna, con la finestra che si apre verso le nostre colline, con un casolare , circondato da varie piante e un oliveto. Il leprotto, per la taglia, non e una gran preda, ma le starne certamente sì. Ultimamente non se ne vedono più in giro per le nostre campagne, anche se, da quello che ci è stato riferito dai giornali locali, la Provincia di Perugia sembra abbia allevato e "lanciato" numerosi esemplari di questa specie, nel nostro territorio. Il quadro è un olio su tavola di medie dimensioni
( 30x43 )

9 ottobre 2011

UN RICORDO DI NICOLA GAMBEDOTTI

















NICOLA GAMBEDOTTI
pittore urbinate
1930 - 2011

NICOLA GAMBEDOTTI, pittore urbinate, di nascita e di formazione, ha avuto il suo meritato successo a Napoli, dove si era trasferito per l'insegnamento , negli anni '60.
Ma alla fine del decennio precedente, per qualche tempo, aveva insegnato a Città di Castello, presso la Scuola di ARTI GRAFICHE (oggi ITIS )assieme al suo amico e collega RENZO SCOPA. In quegli anni ci si freguentò per diverso tempo, diventando amici. Ma l'ultima volta che ci siamo visti è stato verso la fine degli anni '90, quando lui ci fece una sorpresa e ci venne a trovare, a me ed in particolar modo a Massimo Baldelli. Purtroppo ,qualche tempo fa, ci è giunta, da Napoli, la notizia della sua scomparsa , dopo breve malattia, andando così a raggiungere l'amico Renzo, che lo aveva già preceduto. Mentre di Renzo Scopa, anche grazie all'attivismo del suo figlio Saulo, i castellani hanno avuto modo di conoscere le opere che ci ha lasciate, con questa mia piccola iniziativa ho voluto mostrare alcuni dipinti di Nicola, anche per dar modo agli amici che lo ricordano, di vedere i suoi quadri e la sua arte che lo ha portato al successo in terra partenopea. Non sfuggiranno, senz'altro, i molti riferimenti ad Urbino e
i richiami ( omaggi! ) al suo amato Piero della Francesca.

IL RITRATTO DI NICOLA AUTUNNO

Era da molto tempo che avevo in mente di fare un ritratto al nostro Autunno, da Napoli, diceva lui, ma era di Ceppaloni. Ma, rimanda, rimanda, il nostro Nicola, un bel dì, ci ha lasciati e io sono stato costretto, se volevo realizzare il suo " arsomiglio", a rivolgermi alla memoria e a qualche rara foto che sono riuscito a racimolare. Il risultato mi sembra apprezzabile. Casomai sarete voi a fare le dovute critiche. L'ho voluto ricordare anche perchè, pur essendo il tipo un emerito rompicoglioni, ma lo era in modo simpatico e molto partenopeo. Come dimenticare la sua vocazione da cantautore, le sue esibizioni durante i pomeriggi danzanti al Teatro Comunale, le sue megalomanie di grandezza scaturitegli negli ultimi tempi, tanto da mettere in ombra persino Berlusconi........Per me è stata una figura caratteristica della Castello di una volta, quella rimasta un po' legata al dopoguerrae, senza dubbio, alla nostra gioventù.
Il dipinto è una piccola tela ad olio di 18 cm di base e 24 d'altezza. Gradirei vostri commenti, qui sul blog, o per email al mio indirizzo : baldino38@yahoo.it

1 ottobre 2011

LE QUATTRO STAGIONI


LE QUATTRO STAGIONI :

Sono quattro tele di piccole dimensioni ( 24x18 )ad olio, che ho qui voluto presentare insieme, accostati alla meglio, ma è mia intezione incorniciarli decorosamente ed, eventualmente, assemblarli. Mi piacerebbe infatti che non vengano divisi, considerandoli un'opera unica: le mie QUATTRO STAGIONI! ( ...e Vivaldi in questo caso proprio non c'entra per niente!)-


20 settembre 2011

BUSINESS


BUSINESS è il titolo che ho dato a questa scenetta urbana. Il barbone sembra compatire i due uomini d'affari, presi dalle loro preoccupazioni e frenesia dl mondo globanizzato.................Non volevo raccontare altro. E' un quadro ad olio su tela di 50x50 cm. Spero sia di vostro gradimento. Aspetto vostri giudizi, qui , nei commenti, o per via mail al mio indirizzo baldino38@yahoo.it

15 settembre 2011

IL CAVALIER DANTE PARLANI


ERA MOLTO TEMPO CHE L'AVEVO IN MENTE E, ALLA FINE, MI SONO DECISO: FARE IL RITRATTO AL CAVALIER DANTE PARLANI, A SUA INSAPUTA. ECCO IL RISULTATO: L'HO VOLUTO IMMORTALARE COL SUO "FARAJIOLO", IN MEZZO ALLA SUA CAMPAGNA E ALLA TENERA ETA' DI CENTOCINQUE ANNI FINITI.L'HO RITRATTO VICINO AD UN ULIVO CENTENARIO.......NON SI SA MAI!

19 agosto 2011

CALENDARIO 2012



Mi è stato chiesto di realizzare la copertina per un calendario per l'associazione che si cura dei bimbi con la sindrome di Down e delle loro famiglie. Ho accettato con entusiasmo, in quanto anch'io ho una nipotina, Ada, nata anche lei con questo cromosoma in più. Vi garantisco che sono bambini veramente speciali, che ti strappano letteralmente il cuore per quanto sono dolci. L'entusiamo, però, mi si è subito raffreddato alla messa in pratica di quello che avevo in mente: disegnandoli, i bambini, correvo il rischio di farne una caricatura. Allora ho cercato in vari siti ed ho trovato la soluzione : un collage fotografico con le loro "VERE" faccine! Ed ecco il risultato: Ho cercato di unire la loro realtà ad una scena immaginaria, fantastica, come di sogno. Dentro di me, presuntuosamente, penso di esserci riuscito.........

22 luglio 2011



Questa mattina sono stato contattato dal Comune:
Il nuovo sindaco, Luciano Bacchetta, mi ha convocato per domani, sabato 23 luglio, per un incontro sulla destinazione del monumento a Giuseppe Garibaldi, in merito al mio appello di due settimane fa. Vi comunicherò cosa sarà deciso in merito o su quelli che saranno i programmi del Comune. Speriamo bene.........sia per la soluzione, che io preferirei, per lo spostamento in Piazza di Sopra, o, in alternativa, nell'aiola spartitraffico di Piazza Garibaldi ( dov'era la fontana della Pace). L'importante che la spada dell'Eroe dei due mondi torni ad indicare Roma e non il cimitero e che venga rimosso dal pericolo dei licheni che le piante che lo circondano ora producono , col rischio di veder rovinata per sempre un'opera tanto cara ai "castelèni"......

13 luglio 2011

LA CASTA SUSANNA E I VECCHIONI






Questo sì che è un quadro che esula completamente dalla mia usuale produzione. Questa volta ho vuluto cimentarmi con un soggetto classico, interpretandolo a mio modo. Come è evidente, mi sono soffermato sull'anatomia e le forme della casta Susanna e sui giochi dell'acqua, in un paesaggio piuttosto scontato, con i vecchioni che emergono dalle frasche del sottobosco, in abiti attuali, o quasi.Si tratta di un olio su cartone telato (50x60).

6 luglio 2011

LA PIAZZA BIFRONTE !


INCREDIBILE, MA VERO!
Domenica 17 luglio, alle ore 11, alla presenza delle autorità religiose, istituzionali e militari, compreso il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, verrà ufficialmente dedicata una PORZIONE di piazza Matteotti (già Vitelli) e precisamente quella che immette alle Logge Bufalini e al Circolo Tifernate degli Illuminati, al Tenente Colonnello Valerio Gildoni. Una simile soluzione, dopo quella fortunatamente scartata di Piazza Fanti, è la più cervellotica e assurda che le menti contorte dei nostri amministratori potessero
inventarsi. Pur non essendo contrario alla dedicazione al giovane martire della Benemerita, proprio non riesco a concepire come si possa dividere con due intitolazioni la piazza principale della città...Aspetto vostri commenti...

4 luglio 2011

SALVARE IL MONUMENTO DI GARIBALDI




Il monumento in Piazza Matteotti......

...o in piazza Garibaldi






Qualche tempo fa mi ero dato da fare per far ripulire il monumento a Giuseppe Garibaldi dalla sporcizia che lo ricopriva, tanto da non distinguere più con quale tipo di pietra fosse stato scolpito a suo tempo. Grazie all'intervento del Presidente del Rotary Club Tifernate, Corrado Sgaravizzi, fu incaricato Giuliano Guerri e, finalmente, abbiamo avuto il grande piacere di rivedere il bel monumento nel suo splendore del marmo di Carrara col quale è stato creato. Ma , proprio in quell'occasione, siamo anche venuti a conoscenza del grave stato di degrado che incombe sull'opera. La permanenza del manufatto in mezzo alla vegetazione che lo circonda nel giardino circostante mette a grave rischio la struttura stessa dell'opera. I licheni hanno già arrecato gravi danni alla struttura stessa del marmo, visibilissimi in alcuni punti, nel viso in particolare.
Solo la rimozione dall'attuale ubicazione potrà salvare questo monumento, tanto caro al cuore dei Tifernati. Io avevo proposto il riposizionamento del Beppino Nazionale nel cuore della città: in Piazza Matteotti (ex Vitelli!). Allego un fotomontaggio per dare l'idea della fattibilità dell'operazione. In molti , a suo tempo, avevano aderito alla mia idea. Oltre che a riempire il grande vuoto che si è venuto a creare nella piazza dopo l'ultima pavimentazione, che da un senso di deserto grigio, riposizionerebbe il monumento nella sua originale posizione, con la spada indirizzata verso Roma, e non verso il mare, o il camposanto, come ora. Sarebbe anche l'occasione per una bella rinfrescata all'arredo urbano, accompagnando lo spostamento del monumento con la posa di qualche panchina di contorno, delle quali si sente veramente il bisogno, se si vuol far rivivere il salotto buono della città. Come seconda ipotesi, se proprio non si riuscisse ad avere il monumento in Piazza di sopra, ho ipotizzato l'eventuale spostamento della statua dall'attuale giardino all'aiola divisoria di Piazza Garibaldi, dove una volta era la Fontana della Pace, per intendersi. Si salverebbe il marmo e la spada sarebbe sempre rivolta a Roma. Lancio il sasso nello stagno dell'indifferenza generale, nella speranza che qualcuno , anche questa volta, venga in soccorso del nostro eroe dei due mondi. Sto pensando ad una siottoscrizione pubblica. Nell'eventualità............ state all'erta!

L'ARROTINO

Mancava nella mia galleria uno dei mestieri in via di estinzione: l'arrotino. Ho voluto raccontarlo nel pieno del suo lavoro, in una scenetta semplice e scontata. Raggiunge così gli altri mestieri già illustrati. E' un piccolo olio su tela di 24x30.

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28 aprile 2011

ELEZIONI!!!!!!!!!!!!!!!!

Sì, sono proprio io il candidato. Avendo aderito alla richiesta di Paola Pillitu di mettere la faccia a sostegno della sua lista, a questo punto chiedo a tutti coloro che mi conoscono e condividono le mie idee sulla gestione della nostra città, di darmi il voto, nella speranza di poter, in qualche modo, contribuire alla RINASCENZA della nostra amata città, salvandola dal degrado in cui è finita, grazie alla incuria e agli asservimenti al potere regionale di chi ci ha amministrato in questi ultimi anni. L'alternativa è il ritorno al governo della città della solita congrega, peggiorata dalla guida social craxiana che si prospetta, per i gravi errori del PD nostrano. Non voglio prendere in considerazione la destra, che si presenta da una parte con gli ex fascistini e, dall'altra, con un clone nostrano del Berlusca nazionale......A voi l'ardua sentenza!

27 marzo 2011

150° dell'UNITA' D'ITALIA









Queste sono le quattro illustrazioni che ho realizzate per la prossima Mostra sullìUnità d'Italia vista da Città di Castello e per il volume che la accompagnerà. Illustrano, in ordine inverso, una riunione di Carbonari presso la "Rivendita" del fabbro Milanesi, L'ingrsso, da Porta San Giacomo, di Rosa Duranti, proveniente da Sansepolcro, che issa il tricolore, alla testa di patrioti e dalle truppe piemontesi del generale Fanti, l'11 Settenbre 1860.
Di seguito l'episodio che vede Maria Picchi, che redarguisce un giovane che, durante lo sciopero del fumo e di tutti i prodotti del tabacco, soggetti alla tassazione pontificia, indetto dai patrioti cittadini, provocatoriamente gustava un sigaro in Via San Florido. Pagherà molto caro quell'atto di spontaneo patriottismo: fustigata a sangue dagli sbirri, ne morirà di li a poco. L'ultima illustrazione si riferisce ai moti del 1831, quando Petronio Reggiani lesse le notificazioni del Comitato Provvisorio alla popolazione, all'ingresso del Palazzo Comunale, accompagnato dal "pubblico trombetta" e scortato da" 4 gendarmi armati di schioppo, bajonetta in canna e sciabole"

19 marzo 2011

LA MIETITURA


Il titolo vero di questo dipinto dovrebbe essere:- marenda de metitura a la merigge de la cerqua gròsa- .Ma questo quadro ha una storia. Leggendo l'ultimo romanzo di Franco Baldicchi:Il caso "Clorinda", Episodio criminoso di provincia annessa-, edito dalla Nuovaprhomos, mi sono imbattuto nel personaggio del pittore Mariucci, evidentemente ispirato e riferentesi a me medesimo, anche se il racconto è ambientato in una Città di Castello appena annessa al Regno d'Italia, quindi giusti 150 anni fa. Ma il quadro che il Baldicchi illustra nel romanzo, io non l'avevo mai dipinto. Di conseguenza ho pensato di rimediare e quello qui riprodotto è il risultato. E' un olio su tela di cm.60x50.

14 febbraio 2011

LA CAMICIA PER IL 150° DELL'UNITA' D'ITALIA


In occasione dei festeggiamenti del ventennale dell'associazione cardiopatici AMICI DEL CUORE, il Cav, Antonio Fiorucci ha sfoggiato una camicia con il bordo tricolore sul colletto - " in omaggio al 150°anniversario dell'Unità d'Italia"- ha dichiarato.
L'idea è molto piaciuta. Personalmente ne ho dato notizia su Facebook ed ho immediatamente ricevuto numerosi e molto favorevoli consensi . Ma l'amico Tonino non ci ha affatto meravigliati. Conosciamo tutti la sua passione per la moda e l'eleganza, che sono state, senza tema di smentita, le vere passioni della sua vita, trascorsa quale stilista di famose firme del Made in Italy. Speriamo che qualcuno raccolga questo sassolino,che ha lanciato con il suo solito stile elegante .


SE NON ORA, QUANDO?












Nessuno s'aspettava tanta partecipazione da parte delle donne castellane. Invece sono scese in piazza in tantissime, accompagnate anche da qualche marito, padre o fratello e dai figli. E' stata veramente una grande dimostrazione d'orgoglio e maturità.
Sono orgoglioso anch'io delle MIE donne. C'erano tutte , compresa Ada, la mia nipotina di soli due mesi.......