FRANCO MOLE'-1939-1996
C'eravamo conosciuti ad un campo scuola della Gioventù Italiana di Azione Cattolica, la vecchia G.I.A.C. di Carlo Carretto, a Montepetrano, nelle Marche, tantissimi anni fa. Lui era il fratello minore di Nicola, allora dirigente del campo e oggi noto avvocato a Terni ed ex presidente di quella Provincia. Ci eravamo poi rivisti altre volte e fra noi
era sorta una bella amicizia, alimentata da i nostri sogni di adolescenti. Lui aveva una grande passione per il teatro ed io mi cullavo nella speranza di una carriera come illustratore di fumetti e di pittore. L'ultima volta che ci siamo incontrati è stato una cinquantina d'anni fa , sul treno per Roma. Mi recavo nella capitale per un appuntamento con un mio amico per un progetto di pubblicazione da parte della Mondadori di un nuovo periodico per ragazzi e nel quale eravamo coinvolti. Per vari motivi il progetto non andò in porto e la mia vita, già coinvolta dai programmi paterni nel commercio, prese tutta un'altra strada. Franco, che era salito a Terni, invece si recava a Roma per dare il via ai suoi sogni. Per lui, anche se i primi tempi furono, come quasi sempre accade, in salita, col tempo vide realizzati isuoi sogni. Nel 1969
fondò il Teatro della Ringhiera, di cui fu sempre il factotum e l'animatore. Fu regista, attore e autore di un teatro di sperimentazione, portando in scena opere di non facile fruizione. Pietre migliari sono state, fra tante altre, la messa in scena di: Voci intorno ad Oreste del 1969 e di Strafottenza carnale (1986). Successi cinematografici, come regista, l'ebbe , nel 1980 con Prima della lunga notte ( l'ebreo fascista), tratto dal romanzo di L. Preti, che aveva fra gli interpreti anche la moglie, Martine Brochard, e nel 1990 con La stanza delle parole, tratto da un suo libro e dalla , sempre sua, versione teatrale. Nel 1981 aveva recitato in Notturno con grida di E.Castaldi.
Un tumore l'ha stroncato il 18 dicembre 1996, a soli 57 anni. Claudia Cardinalel 'ha voluto ricordare con queste parole:- Era un attore straordinario. Con lui e sua moglie, Martine Brochard, abbiamo passato momenti indimenticabili. Era l' incarnazione della cultura, dell' eleganza e della dolcezza. Lo terrò sempre vivo nel mio cuore con il sorriso incancellabile e la sua estrema energia"
Addio Franco, anch'io non ti dimenticherò e ricorderò sempre, con gran rimpianto, i
nostri sogni adolescenziali.
era sorta una bella amicizia, alimentata da i nostri sogni di adolescenti. Lui aveva una grande passione per il teatro ed io mi cullavo nella speranza di una carriera come illustratore di fumetti e di pittore. L'ultima volta che ci siamo incontrati è stato una cinquantina d'anni fa , sul treno per Roma. Mi recavo nella capitale per un appuntamento con un mio amico per un progetto di pubblicazione da parte della Mondadori di un nuovo periodico per ragazzi e nel quale eravamo coinvolti. Per vari motivi il progetto non andò in porto e la mia vita, già coinvolta dai programmi paterni nel commercio, prese tutta un'altra strada. Franco, che era salito a Terni, invece si recava a Roma per dare il via ai suoi sogni. Per lui, anche se i primi tempi furono, come quasi sempre accade, in salita, col tempo vide realizzati isuoi sogni. Nel 1969
fondò il Teatro della Ringhiera, di cui fu sempre il factotum e l'animatore. Fu regista, attore e autore di un teatro di sperimentazione, portando in scena opere di non facile fruizione. Pietre migliari sono state, fra tante altre, la messa in scena di: Voci intorno ad Oreste del 1969 e di Strafottenza carnale (1986). Successi cinematografici, come regista, l'ebbe , nel 1980 con Prima della lunga notte ( l'ebreo fascista), tratto dal romanzo di L. Preti, che aveva fra gli interpreti anche la moglie, Martine Brochard, e nel 1990 con La stanza delle parole, tratto da un suo libro e dalla , sempre sua, versione teatrale. Nel 1981 aveva recitato in Notturno con grida di E.Castaldi.
Un tumore l'ha stroncato il 18 dicembre 1996, a soli 57 anni. Claudia Cardinalel 'ha voluto ricordare con queste parole:- Era un attore straordinario. Con lui e sua moglie, Martine Brochard, abbiamo passato momenti indimenticabili. Era l' incarnazione della cultura, dell' eleganza e della dolcezza. Lo terrò sempre vivo nel mio cuore con il sorriso incancellabile e la sua estrema energia"
Addio Franco, anch'io non ti dimenticherò e ricorderò sempre, con gran rimpianto, i
nostri sogni adolescenziali.
1 commento:
Salve, sono un insegnante di scuola media che ha avuto la <> fortuna di conoscere il maestro Molè nel Dicembre del 2001; ho fatto con lui un corso di aggiornamento sul teatro presso il provveditorato di Livorno che si è concluso il 23 Febbraio 2002 (ho prove filmate di quello che dico e i miei colleghi di corso possono confermare la veridicità di quanto affermo). Inoltre avevo necessità di contattare Franco Molè per comunicargli la mia realizzazione in forma musicale con i ragazzi della mia scuola di musica, nel maggio 2005, di un suo lavoro teatrale. Chiesi i suoi recapiti ad un'amica comune che me li dette tranquillamente senza problemi.
Due anni dopo seppi da un altro collega di corso che il maestro era deceduto, pertanto a me risulta che la data di morte sia 2006 (e non 1996 come avete erroneamente scritto) e quindi l'età 67 (e non 57)... se così non fosse, allora vuol dire che ho avuto la fortuna di conoscerlo da fantasma e chissà perché è voluto venire proprio a Livorno...
Massimo
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