Non è che io abbia la fissa degli anni '60, ma, quando tra le tante foto mi capita di ritrovare documenti particolari come questo, scatta in me qualcosa nei meandri della memoria e i ricordi si fanno nitidi. In questo caso si tratta di una istantanea veramente eccezionale per i personaggi che vi sono ritratti. Naturalmente mi rivolgo a castellani veraci e, purtroppo , di una certa età. Fu in quest'occasione che entrai a pieno titolo nell'ambiente del rione, anche se vi ero cresciuto e ne avevo vissuto tutti gli eventi. Infatti , per la prima volta, mi ero aggiudicata la vittoria del Palio dell'Oca, mettendo a segno, al primo colpo, l'asta nel foro del mastello. Ed ora passerò a presentarvi i vari personaggi, per lo meno quelli ai quali riuscirò a dare un nome o, molto più probabile, un soprannome. Partendo dall'alto, a sinistra di chi guarda, col braccio alzato per un brindisi si riconosce Gino Guerrini, detto Pistolaccio. Seguono Pino della Clementina, Sergio Pelosi e il titolare dell'osteria, Washingthon Boriosi, detto Pronto. Sotto c'è Trueba ( Ezio Capanni ) e a fianco "Pasquella", che copre parzialmente il Dottor Angiolino Bini che versa il contenuto di un fiasco sulla testa del Pretino. Lo strano personaggio seduto sulla finestra, purtroppo, sono io. Chi regge la damigiana è Canelino e quello alla sua sinistra è Rosellini, il babbo di Rosino. Fra il Pretino e Rossi, che suona la chitarra, s'intravvede Cistola. Sotto il braccio alzato di Pistolaccio ci sono Bruno Boriosi e Rossi "Dente di Lepre". Accovacciari, da sinistra: Franco Franchi ( Mezzalira), Beppe Mercati, Rosino, Bianchini e, fra Franco Petruzzi ( il Manone ) e Beppe de Vignolle, l'indimenticato "Balachìno" ( Guai ai vinti!!!! ). Lo so che non sarete molti a riconoscere tutti i personaggi, ma questo potrebbe essere un test di CASTELANITA'. Provateci!
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