29 agosto 2007

I RICORDI

Dopo un breve e meritato riposo, eccomi di nuovo a proporvi l'ultimo quadretto, realizzato in questi giorni " calienti " di un' estate veramente eccezionale. E' il ritratto, ripescato nei meandri della memoria, ma, a mio parere, riuscito e somigliante, di Giuanìn de Montescosso, un simpatico vecchietto, da me conosciuto nella ormai lontana fanciullezza, durante lo sfollamento, nell' ultima guerra. Era il più anziano dei fratelli Carletti, la famiglia di Seripole presso la quale ero sfollato con i miei fratelli e mia madre, (mio padre era restato in città a curare il negozio di generi alimentari e vi rimase quasi fino alla fine del passaggio del fronte). Con Giuanìno presi presto confidenza per la sua grande affabilità e la pazienza con la quale si intratteneva con me, fanciullo di cinque anni, raccontandomi della sua esperienza nella " sua" grande guerra, mentre io l'ascoltavo rapito. Mi meraviglio della mia memoria. Di quel disgraziato periodo mi ricordo tantissimo, al contrario di avvenimenti recenti. Vorrei tanto avere la facilità di scrittura di tante persone che conosco, per raccontare gli avvenimenti di quel periodo. Ma forse è meglio di no. Sono già tanti gli aspiranti scrittori! Mi accontenterò di trasferire nei quadri i miei ricordi, belli o brutti. Che poi è quello che ho sempre fatto.

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