Oggi, ad Anghiari, si sono svolti i funerali del Prof. Bruno Mangoni. Così, improvvisamente, se n'è andato un gran bel pezzo della Vatiberina più vera, più sincera e più genuinamente amalgamata alla realtà della vallata. Molti lo hanno conosciuto come dinamico imprenditore,pieno d'idee e di creatività. Basta pensare al suo famoso calzino di cotone con le dita, come un guanto...... O, come fratello di quella Massoneria seria, senza devianze, che infatti lo ha voluto salutare con tutti gli onori. Ma io lo conoscevo da quando capitava al Teatro Comunale, ai tempi di quando ci si ballava, e poi si esibiva, per noi amici, in appasionate suonate al pianoforte, con Ernestino, Benito e gli altri. C'eravamo poi ritrovati al Borgo, allo Scorpione, col Pippo Lombezzi e la Sansepolcro festaiola....Bei tempi! La foto pubblicata qui sopra è stata scattata nel febbraio 1972, al Veglione della Mattonata. Sono ritratti, oltre a me, il primo a sinistra, Franco Guerrini ( il Pecorino), Beppino Volpi, Bruno Mangoni e Sergio Pelosi. Me la portò, con dedica, proprio Bruno Mangoni, al vernissage di una delle mie ultime mostre personali. Insieme alla foto ho avuto il piacere di ricevere l'ultimo suo CD, con uno dei suoi magnifici concerti dove ,con coinvolgente contaminazione fra Jazz, musica classica e musica leggera dava la stura a tutta la sua bravura sulla tastiera del pianoforte. E' difficile rendersi conto che il nostro Brunino non c'è più. L'ultima volta c'eravamo incontrati alla Sala degli Specchi del Circolo Tifernate, in occasione della sua performance pianistica a commento della presentazione del libro I CONTI IN ROSSO, di Franco Baldicchi. Addio, Brunino, sarai sempre fra i nostri ricordi più belli .
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