
a meditare sulla provvisarietà della vita, con tutto quel che ne consegue e costatando, con grande tristezza, che la maggior parte degli amici e dei conoscenti oramai è lassù, alle "bachiuccole". Poi, camminando camminando, sono arrivato davanti alla cappella della famiglia Caldei. Il cancello era aperto, quindi sono entrato. Volevo controllare lo stato del murale da me realizzato nel lontano 1975, durante un periodo di ferie, forse a settembre. L'ho trovato in perfette condizioni e, avendo con me la fotocamera digitale, l'ho fotografato ed ora ho il piacere di farvelo vedere.L'ho controllato perchè, qualche anno fa, ho dovuto intervenire con un piccolo restauro per dei distaccamenti del fondo di preparazione. Invece questa volta ho potuto costatare che l'opera sembra fatta ieri. Mi sono tornate alla mente quelle giornate trascorse dentro la cappella, a dipingere, con qualche amico che veniva a curiosare o a tenermi compagnia. Mi ricordo di Puntello e Checchino Giombini che arrivarono " armati" con dei....Campari Soda! Anche Benito Albi Bachini mi è stato vicino, in quei giorni, senza però voler metter becco sul lavoro che stavo svolgendo. Caro Benito! Avrebbe mai pensato che, dopo una decina d'anni, sarebbe stato sepolto a pochi metri da dove eravamo!?
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